Che cos'è lo Yoga? Questa è una domanda molto comune. Se voglio essere "tecnica", il termine Yoga deriva dal sanscrito "Yug" che possiamo tradurre come "unire", "legare" e lo Yoga è una pratica millenaria che ha origine in India ed indica sia le pratiche ascetiche che quelle meditative.
Molte persone vedono lo Yoga solo come movimento fisico ma non è solo quello perché, anche se inconsciamente, mentre si lavora sul corpo si va a lavorare a fondo anche sulla propria mente.
Lo Yoga non è quindi solo Asana (=posizioni) fatte seguendo il respiro fino ad eseguire una sequenza, è molto di più.
Patanjali (colui che ha scritto gli "Yoga Sutra", testo per eccellenza dello Yoga) descrive questa pratica come "Yoga citta vrtti nirodha" ovvero che "lo Yoga è la soppressione (nirhoda) delle modificazioni (vrtti) della coscienza (citta)"; queste non sono assolutamente parole di facile comprensione, ho letto gli Yoga Sutra e ho capito di non aver capito assolutamente nulla, per quello continuo a studiare e ad approfondire la mia conoscenza sullo Yoga; però sintetizzando molto secondo il mio punto di vista, quello che ci vuole dire Patanjali è che attraverso questa pratica i pensieri che si accumulano freneticamente uno dopo l'altro quando si pratica di colpo si interrompono, la mente si ferma, ed è proprio in quel preciso momento che scatta qualcosa in noi. Senza magari rendercene conto, lo Yoga porta alla nostra attenzione cose di cui non siamo del tutto consapevoli; mi piace pensare che porti "fuori" il meglio che abbiamo dentro di noi.
E' per questo che ho scelto lo Yoga, perché fin dalla prima volta che mi sono messa sul tappetino (non sapendo a cosa andavo incontro) sono stata bene, e questa sensazione di benessere non si riduce a qualche singolo momento, rimane poi accanto a te e ti accompagna sempre, se la perdi basta rimettersi sul tappetino, con un sorriso e praticare di nuovo.
Vorrei, se mi permettete, sfatare un mito: quando pubblico una foto di una qualche Asana non semplice, mi viene chiesto come io riesca a fare quella determinata posizione: ci vuole allenamento, tanto, e bisogna sospendere tutte le fluttuazioni della mente, non bisogna pensare a se sto facendo bene o meno, bisogna provare e lasciarsi andare, altrimenti nessuna posizione verrà mai. Con lo Yoga ho imparato a concentrarmi al massimo sul Qui e sull'Ora perché l'unico momento che conta è quello presente! Anche agli insegnanti di Yoga non vengono determinate posizioni, ci si può arrabbiare, demoralizzare, ma solo con impegno, allenamento, consapevolezza e concentrazione si può arrivare al risultato finale. Quindi sappiate che prima della foto dove l'Asana è venuta bene, ci sono altre mille foto in cui gli allineamenti non sono del tutto corretti, dove si perde l'equilibrio, dove non si riesce a entrare in quella determinata posizione, ma lo Yoga non giudica, quindi non dobbiamo farlo nemmeno noi con il nostro corpo se non è abbastanza flessibile o con la nostra mente se è distratta, basta fare un respiro profondo, sorridere e ricominciare. Per tutto questo ho scelto lo Yoga.
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